Non è uno studio di storia dell’arte, quello che vuole proporci l’autore; l’oratorio dei confratelli di Civo è considerato come un caso particolare fra le numerose espressioni locali della religiosità popolare tra Quattro e Cinquecento: di qui comincia la trattazione. Ora, se c’è una devozione particolarmente sentita, in quello struggente autunno del Medio Evo, è quella della Croce, la cui raffigurazione occupa infatti gran parte dell’affresco di Civo.
Damiani ricostruisce, innanzitutto, sulla scorta di documenti parrocchiali e vescovili, le vicende che portarono alla trasformazione dell’antica chiesa quattrocentesca di Civo in oratorio dei confratelli annesso al nuovo, più vasto, edificio seicentesco. Segue quindi una descrizione dettagliatissima di tutto il ciclo figurativo.
(dalla Prefazione di Saverio Xeres)